venerdì 14 novembre 2008

uccidere per punire..

Oggi, venerdi 14 novembre, l'ennesima condanna a morte eseguita nello stato del Texas, la sedicesima del 2008. La vittima è un uomo di nome George Whitaker che nel 1994 uccise una ragazza di 17 anni, sorella della sua ex fidanzata, dopo aver sparato alla madre della ragazza e picchiato una bambina di 5 anni.
La domanda è: la condanna a morte anche per coloro che hanno commesso atroci omicidi è ammissibile o la vita va preservata e quindi salvaguardata??
La mia risposta potrà sembrare strana, fredda e a molti inammissibile e non comprensibile: io sono a favore della pena di morte, a favore dell'iniezione letale.
Si, un uomo (o donna) che commette un atroce delitto spezzando la vita di un altra persona e rovinando quella di coloro che gli erano accanto e vicini non ha il diritto di rimanere in vita. Deve essere punito, anche con la pena di morte. Anche per essere d' esempio per tutti coloro a cui viene l' assurda idea di commettere un omicidio.
Ad ogni azione dovrebbe corrispondere un azione pari e contraria (a mio parere).. Voi che ne pensate?

6 commenti:

Alice ha detto...

secondo te la morte è sempre una punizione? alcune volte la morte è vista come liberazione dai rimorsi (se ci si pente delle proprie azioni), oppure se non si ha alcun rimorso si va tranquilli contro la morte: in entrambi i casi la morte non è più di tanto una punizione, perchè alla fine quando uno è morto è morto. Invece in entrambi i casi lasciare una persona accusata di omicidio in carcere è una punizione perchè è un modo per farla riflettere, farla distruggere nei rimorsi e nel dolore, oppure se non si è pentita la punizione sarebbe rimanere in carcere a vita senza mai più poter uscire.

Ely ha detto...
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Ely ha detto...

Credi sia giusto "Occhio per occhio e dente per dente". Se vuoi metterti allo stesso livello di una bestia che ha il coraggio di uccidere, fai pure, ma io la penso in modo diverso, ogni vita è preziosa, ogni persona può sbagliare diventare bestia e poi di nuovo umana, ucciderla vorrebbe dire fare la stessa cosa che ha fatto lei. Potresti dire che non è la stessa cosa perché uccidere questa bestia è giustizia, ma ne sei sicuro? A me sembra più vendetta che giustizia. Deve essere punito con la pena di morte? Sei sicuro che sia la punizione appropriata? Secondo me mantenerla in vita è una punizione ben peggiore.
Io parlo così anche perché ho una visione cristiana della questione, ma in un certo senso ti posso capire, perché anch’io sento una rabbia salirmi dal petto quando leggo di tutte le vite spezzate con tanta freddezza, e se fosse stata mia sorella quella ragazza morta? Solo il pensiero mi fa rabbrividire ma non credo che cambierei idea, se lo uccidessi non riuscirei più a vivere a mia volta, perché commetterei un delitto uguale al suo, inoltre credo di essere sincera nel dire che il mio desiderio di vendetta sarebbe più soddisfatto con un ergastolo, troppo facile morire, un simile "uomo" deve vivere con quest'insostenibile peso per molto, deve capire ciò che ha fatto e soffrirci. Se non lo farà tanto peggio per lui.

evelyn ha detto...

E se una persona ammazza perchè non ha niente di meglio da fare? E se non gliene fregasse niente della sua vita? Se anzi, gli facessi un regalo condannandolo a morte, perchè tanto si sarebbe suicidato da solo?
Bah, a me i conti non tornano. Anche se il tuo pensiero è rispettabilissimo.

alycina ha detto...

Sono contraria alla pena di morte e non per questioni etiche come "la vita è un dono,non siamo nessuno per uccidere" o frasi retoriche di questo genere in quanto credo che se un uomo uccida volontariamente, non può essere definito tale. Credo che sarebbe un sollievo porre fine alla sua misera esistenza, evitandogli il peso dei rimorsi, dei ricordi. Si sentono spesso di persone suicidate in carcere, incapaci di reggere il peso di fantasmi del passato. Lasciamoli distruggere con le loro stesse mani. Ergastolo sì,ma che venga abolita ogni sorta di indulto o sconto della pena: buona condotta?infermità mentale?sovrappopolamento delle carceri? Sono solo degli elementi di contorno: un uomo ha ucciso un suo simile, questo è il punto e deve pagare i suoi errori completamente. Io proporrei, come pena,i lavori forzati perchè almeno si rendono leggermente utili e non ricevano vitto e alloggio gratis, a spese della società.

Fabrizio ha detto...

per elisa: si.. occhio per occhio dente per dente.
Secondo me la famosa legge del taglione è giustificabile; non tanto per il fatto riguardante la vendetta ma per quanto riguarda la punizione esemplare che una persona che commette delle stragi deve subire.
per alice: pensi che una persona che commette delle stragi o degli omicidi atroci abbia una sorta di rimorso che non gli permetterebbe di vivere? Secondo me no. Sono persone senza cuore, senza sentimenti e non punirli sarebbe sbagliato. Il carcere a persone fredde e senza scrupoli non danneggia minimamente.